Tutti i dj delle notti che furono: al Banacher torna la ‘raggiante Catania’
Non è una reunion, tipo quella dei Police, dei Pooh o di altri gruppi storici (giusto per restare nel secolo scorso). Né è una rimpatriata sul modello ‘pizza con gli ex compagni del liceo o dell’anno di militare’. E le ragioni sono piuttosto evidenti: non sono mai stati un gruppo, una band, né hanno condiviso assieme lo stesso percorso artistico per ovvie ragioni anagrafiche dei singoli che li collocano (come del resto avviene con chiunque) in precise stagioni della musica e delle mode.
In comune hanno, per l’appunto, la passione per la musica ed un locale che a Catania è un sorta di monumento pop del tardo Novecento: il Banacher, la discoteca che da quasi mezzo secolo fa ballare generazioni di siciliani nati a queste latitudini. Il prossimo 27 luglio i disc jockey che negli anni si sono alternati a quella consolle si rivedranno per vivere nuovamente – ma solo per una sera – le emozioni delle notti che furono. E per la parte di città, oggi classe dirigente, che ama crogiolarsi nel ricordo della Catania di un tempo, è già scattato il tam tam social a colpi di like e foto in bianco e nero che riportano proprio a quegli anni ritenuti, da tutti, i migliori della storia catanese più recente.
Tornerà in regia Salvo Di Dio, protagonista indiscusso del mitico Martedì anni 70 del Banacher assieme al compianto Mimmo Ruggeri, che per una notte sostituirà lo stetoscopio da medico per calzare nuovamente la cuffia. Ecco nuovamente in consolle anche Francesco Sapuppo, anima negli anni ’80 del Lunedì e Giovedì dei giovani in cui, con l’indimenticato Francesco Virlinzi, lanciava le novità del rock americano e britannico. Della stessa generazione anche Nuccio Giuffrida, uno che la cuffia non l’ha mai attaccata al chiodo rimanendo fedele al rock n roll, un protagonista assoluto pure della bella stagione dell’FM catanese (su tutte Radio Luna e Radio Delfino).
Più o meno come Francesco Lamiani, passato poi in tivù e sugli altri media da giornalista, che del Banacher è stato mattatore soprattutto del Mercoledì cult degli anni ’90, così come Antonio Maugeri, oggi docente, che avuto il merito di traghettare ed innovare il ‘locale’ attraverso la musica nelle sue varie fasi fino all’apertura del mitico Banacherino.
Torna anche Luca Mangano che con Maugeri ha fatto coppia per una vita pure al Mc Intosh, la versione indoor della discoteca, così come rientra Toti Vitale promotore ante litteram negli anni 80-90 di un proposta che ha poi dilagato ovunque, fatta per lo più di musica italiana a metà tra il retrò e il nazionalpopolare. Un sound easy, ma al tempo stesso ricercato, che è stato poi sviluppato da Luca Cilberti, oggi volto della tv locale, ma per anni disc jockey del Banacher assieme a Cristiano Distefano e Maurizio JJ Faro che hanno dovuto dare forfait a causa di impegni professionali fuori città.
Chi tornerà a Catania per l’occasione, invece, sarà Goffredo Bruno, anima del Giovedì dei giovani durante i Novanta, che rimetterà la cuffia impersonando nuovamente sé stesso… dopo avere vestito i panni, come attore, di centinaia di personaggi (su tutti il boss Stefano Bontate accanto al Tommaso Buscetta di Pierfrancesco Favino ne ‘Il Traditore’).
Infine, l’eterno Fernando Gioeni, uno che ha attraversato tutte le ere delle musica, evolvendosi e divenendo anche producer: è probabilmente autentico collante tra tutti i dj che si alterneranno giovedì 27 luglio avendo suonato con loro almeno un’altra volta nella vita.
Quindi ‘esser si potrà almeno un’altra volta’, magari con qualche capello grigio in più ma per una notte con lo spirito di quella città che purtroppo tutti rimpiangiamo.