Verso una sinergia sempre più profonda fra artigiani e commercialisti
Si è tenuto a Catania, nei locali dell’Hotel Plaza, il confronto “Nuovi strumenti di agevolazione per artigiani e pmi. Imprese e professioni insieme per lo sviluppo”. Protagonisti sono stati la Confederazione nazionale dell’artigianato di Catania e l’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.
Di alleanza fra artigiani e professionisti ha parlato Andrea Milazzo, segretario della Cna di Catania, che si è augurato «una sinergia sempre più profonda fra queste realtà. Il tema delle agevolazioni per le imprese spinge nella medesima direzione sia il mondo associativo che il mondo delle professioni e della consulenza. Spesso accade che occasioni di sviluppo anche importanti non vengano sfruttate dalle aziende semplicemente perché le si ignora. Crediamo che l’operazione che ruota attorno a questo momento di riflessione comune debba comunque essere non un punto di arrivo, ma di partenza nei rapporti fra artigiani e professionisti. Le imprese presenti nell’area etnea – inutile nascondercelo – hanno caratteristiche di scarsa struttura aziendale, per cui sempre più spesso scelte strategiche vengono esternalizzate. A questo punto, un ruolo appunto strategico ce l’hanno i commercialisti e le associazioni di categoria».
Antonio Merenda, della Cna Innovazione Catania, ha spiegato “Il voucher per la transizione digitale ed ecologica delle micro e pmi”. «Il bando Doppia transizione digitale ed ecologica rappresenta l’opportunità di avviare o rafforzare un percorso di innovazione per le imprese», ha evidenziato Merenda, «il Digital Innovation Hub della Cna di Catania opera da sei anni col ruolo di facilitatore, facendo incontrare domanda e offerta fra imprese che hanno necessità di attuare la transazione digitale ed ecologica e soggetti qualificati che possano dare risposte puntuali in materia. La consulenza riguarda anche l’assistenza tecnica che concerne l’accesso alle agevolazioni attraverso partner e professionisti qualificati».
Dal canto suo, Tito Giuffrida, vice presidente dei commercialisti catanesi, ha notato come «dopo la pandemia, le aziende e noi professionisti dovremmo riuscire a superare la pericolosa crisi in corso. Per farlo è senza dubbio importante l’intervento della Regione Siciliana e dello Stato. I governi, sia nazionale che regionale, dovranno attuare politiche efficaci e consistenti per aiutare le nostre pmi. È sulla base di tali considerazioni che, come Ordine dei commercialisti e degli esperti contabili di Catania, insieme alla Cna e alla Crias, abbiamo organizzato questo evento, per far conoscere sia ai professionisti che agli imprenditori il quadro delle possibilità reali offerte loro dalla finanza agevolata».
Gianluca Guida, direttore della Crias, ha invece illustrato il punto “Le agevolazioni della legge n. 494/1952 a favore delle imprese artigiane”. «Il nostro datore di lavoro è l’artigianato», ha subito precisato Guida, «ma deve essere chiaro come noi siamo un ente sostanzialmente pubblico. Ora, dopo 12 anni, abbiamo un nuovo bando 949, con il quale agevolare anche quelle imprese che in genere hanno bisogno di più tempo per richiedere un finanziamento bancario. La novità è che il bando è sempre aperto, con una dotazione di 36 milioni di euro l’anno da potere utilizzare per, faccio solo alcuni esempi, laboratori, terreni, impianti, autoveicoli, brevetti, software, siti internet e altro ancora».
Giovannella Biondi, vice presidente della Commissione studio Finanza dell’Odcec etneo, ha invece puntato su “Le agevolazioni per le pmi previste dal P.R. 2021-2027. Bando Connettività e Fare impresa”. La Biondi ha illustrato la nuova programmazione dei bandi siciliani, con aiuti molto convenienti e financo il fondo perduto. «Serve ragionare in termini di innovazione», ha sottolineato l’esponente dei commercialisti etnei, «per essere una impresa competitiva, innovativa e rispettosa dell’ambiente, tutte caratteristiche oggi indispensabili. Insomma, serve ragionare diversamente dal passato già al momento di costruire l’investimento della propria nuova azienda».