Amministrative a Palermo, caos nei seggi
Caos a Palermo nel giorno dell’apertura dei seggi per le amministrative. Secondo quanto si apprende, ci sarebbero almeno 20 sezioni scoperte, perché mancherebbero i presidenti di seggio. Il Comune ha notificato la nomina ad alcuni funzionari interni.
La Procura di Palermo valuterà le segnalazioni che sono state inviate dal Comune sul caos seggi determinato dalla decisione di decine di presidenti di di dare forfait. I reati che potrebbero prospettarsi vanno dall’interruzione di pubblico servizio, al rifiuto di atti d’ufficio. Sono diversi i seggi rimasti chiusi nei quali gli elettori non hanno potuto votare ancora. Gli inquirenti dovranno accertare se la decisione di non presentarsi presa da alcuni presidenti, che dopo la nomina assumono la qualifica di pubblico ufficiale, sia stata adeguatamente motivata e i termini entro i quali l’abbiano comunicata. Sul caos seggi indagherà il pool di pm coordinato dall’aggiunto Sergio Demontis.
“Quanto sta accadendo a Palermo credo sia un vergognoso unicum nella storia della nostra Repubblica: chiediamo l’adozione di provvedimenti urgenti da parte del ministro Lamorgese, per assicurare a tutti i palermitani di poter esercitare il proprio diritto di voto”. Cosi in una nota Annalisa Tardino, europarlamentare siciliana della Lega Salvini Premier.
“Abbiamo ricevuto molteplici segnalazioni da cittadini che si sono recati alle urne stamattina, trovando le sezioni chiuse – aggiunge Tardino – Vedremo dopo di chi sono le responsabilità di questa grave situazione, ma innanzitutto è fondamentale procedere con l’urgente accorpamento delle sezioni non funzionanti con quelle aperte per consentire un ripristino immediato, e altresì prorogare le operazioni di voto a tutto domani mattina, per dare la possibilità a tutti di poter votare, anche a chi non può ritornare in giornata al seggio”.
“Sembrerebbe, inoltre, che in alcuni seggi le schede per il referendum giustizia vengano fornite solo su richiesta. Se confermato, si tratterebbe di comportamenti penalmente rilevanti. Dobbiamo consentire ai cittadini di poter tornare ai seggi domani, e ripristinare la democrazia, che è messa a rischio da incompetenza e noncuranza, volendo escludere altro” conclude l’europarlamentare.