La SLC CGIL di Catania, ottiene la maggioranza dei seggi
La SLC CGIL di Catania, con quasi il 50% delle preferenze, ottiene la maggioranza dei seggi per il rinnovo della RSU/RLS in Covisian, conquistando 3 RSU su 6, mentre a Cisl, Uil e Cisal vanno rispettivamente 1 seggio a testa, due RLS su tre.
Gli eletti SLC sono Giovanna Arena e Luigi Motta, alla loro prima esperienza, e Stefania Rizzo, che si conferma rappresentante dei lavoratori nel territorio catanese per la sesta volta.
Luigi Motta e Stefania Rizzo, in quanto i più votati, sono stati eletti anche come RLS. Covisian è una delle aziende più importanti del territorio del comparto telecomunicazioni, e conta quasi 500 risorse con contratto a tempo indeterminato.
Hanno votato 448 lavoratrici e lavoratori, ossia più del 90%.
Per Gianluca Patanè, segretario generale della SLC Cgil di Catania, “questo risultato è strepitoso. Per l’ennesima volta siamo primo sindacato. In un momento storico difficile come quello che stiamo vivendo, le lavoratrici e i lavoratori hanno bisogno di figure responsabili e determinate.
Ci ha premiato la contrapposizione costruttiva nei confronti dell’azienda che ha portato alla firma di accordi difensivi, e lo scorso anno anche all’applicazione della clausola sociale che ha garantito continuità lavorativa alle stesse condizioni contrattuali ,agli oltre 300 ex dipendenti Almaviva confluiti su Covisian. Ringrazio tutti coloro che hanno scelto la SLC-CGIL, e tutti i candidati della nostra lista”
Aggiunge Lucia Torrisi, segretaria provinciale con delega alle Tlc: “La SLC CGIL si riconferma maggioranza assoluta in Covisian, ancora una volta, in continuità sin dall’insediamento aziendale nel territorio catanese nel 2013.
E con l’ingresso dei lavoratori ex Almaviva in seguito alla clausola sociale del 2020, abbiamo aggiunto un pezzo importante dove SLC CGIL era ed è fortemente rappresentativa.
Ciò ha certamente evidenziato ulteriormente e con forza che il lavoro di merito svolto negli anni è riconosciuto dalla stragrande maggioranza dei lavoratori, a prescindere dalle aziende di provenienza.”