Sicurezza sul lavoro: come si usa uno stoccatore elettrico
Il Testo Unico per la Sicurezza del 2008, D. Lgs. N°81, indica specificatamente gli obblighi per quanto riguarda l’uso e la manutenzione dei carrelli elevatori. Sono ivi compresi sia i transpallet, manuali ed elettrici, sia gli stoccatori e i muletti.
Come si usa uno stoccatore elettrico
Gli stoccatori elettrici sono veicoli per il trasporto e il sollevamento di merci su pallet, all’interno di locali magazzino anche di ampie dimensioni. In commercio sono disponibili moltissimi modelli di stoccatori elettrici compatti e maneggevoli, che facilitano di molto il lavoro degli addetti ai magazzini, e consentono di sollevare pesi anche molto elevati, di innalzarli a quote anche superiori ai 3 metri di altezza e di percorrere lunghe distanze. Le aziende tendono poi a prediligere modelli di stoccatore elettrico che siano particolarmente adatti all’impiego che ne devono fare in azienda. Si possono trovare anche stoccatori che consentono di movimentare più di un pallet alla volta, che permettono di alzarli a quote superiori ai 5 metri, o che presentano dimensioni particolarmente compatte. Risulta così possibile reperire uno stoccatore ideale per la singola realtà, che consenta di spostare le merci agevolmente e che offra un buon comfort di utilizzo.
Chi può usare lo stoccatore
Per quanto riguarda la normativa sulla sicurezza è importante suddividere gli stoccatori elettrici in due categorie: con uomo a terra e con uomo a bordo. Il Testo Unico, insieme agli Accordi tra Stato e Regioni, prevedono infatti che per tutti i veicoli di movimentazione di merci con posto per ospitare un uomo a bordo sia obbligatorio da parte del manovratore il possesso di apposito attestato abilitante. Tale documento si ottiene dopo aver seguito un corso di formazione, della durata media di 12 ore somministrate in più occasioni, con obbligo di superamento di un test finale. Senza tale patentino non è possibile guidare uno stoccatore con uomo a bordo, sia con piattaforma che con sedile. Per quanto riguarda invece gli stoccatori con uomo a terra i manovratori devono comunque aver seguito apposito corso formativo, ma di durata inferiore e che non prevede l’ottenimento di un certificato abilitante. Queste norme valgono per gli stoccatori ma anche per i transpallet e per i muletti.
I rischi correlati all’uso di uno stoccatore
L’uso scorretto di uno stoccatore può portare a un aumento nel rischio di incorrere in alcuni specifici incidenti. I corsi formativi volti a migliorare la capacità di utilizzo di questo tipo di veicoli permettono di limitare tali rischi al minimo. In particolare offrono al manovratore una migliore conoscenza del veicolo, in modo che gli risulti più semplice manovrarlo all’interno di spazi piccoli e su superfici idonee; oltre a questo è essenziale anche conoscere le modalità di uso all’interno di spazi frequentati anche da altro personale. Per limitare i rischi è importante mantenersi lontano da altri soggetti, da altri veicoli presenti nel magazzino e dalle scaffalature. Inoltre è sempre necessario manovrare lo stoccatore a trazione manuale tirandolo verso il manovratore, evitando di spingerlo o di muoversi camminando all’indietro durante gli spostamenti. Il manovratore ha anche l’obbligo di verificare l’integrità del carrello durante l’uso e di evitare un utilizzo improprio, evitando quindi di sollevare carichi eccessivi o di cercare di innalzarli a quote non previste.
La manutenzione dello stoccatore
Le normative per la sicurezza sul posto di lavoro prevendono la manutenzione ordinaria e straordinaria per stoccatori, transpallet e altri veicoli simili. In particolare è obbligatorio seguire le indicazioni riportate sul libretto di uso e manutenzione del singolo veicolo che l’azienda possiede. In linea generale tale libretto prevede una manutenzione regolare di varie parti del veicolo, da svolgere ogni 3, 4 o 6 mesi, a seconda della tipologia di veicolo che si possiede. Alcuni controlli possono essere svolti anche solo annualmente, soprattutto per quei veicolo il cui utilizzo è sporadico e non continuativo. La manutenzione deve essere effettuata presso centri abilitati a tale attività, da tecnici specializzati ed è a completo carico del datore di lavoro. Lo stesso ha l’obbligo di un controllo visivo periodico dei carrelli per movimentazione di carico, da effettuare regolarmente in modo da evidenziare eventuali problematiche quali abrasioni o rotture. Tale controllo può essere svolto anche da un dipendente appositamente addestrato e indicato quale responsabile di tale attività. Si tratta di una verifica da fare quotidianamente o settimanalmente, in aggiunta alla manutenzione ordinaria prevista sul libretto di uso e manutenzione del veicolo.