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Cospito: Meloni “non e’ un tema di destra o sinistra”

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La sfida in atto, con proteste e atti intimidatori, da parte degli anarchici in appoggio al digiuno contro il 41 bis di Alfredo Cospito, “non e’ al Governo, e’ allo Stato e lo Stato ci riguarda tutti, non e’ un problema politico, non e’ un tema di destra o sinistra”. Una telefonata a sorpresa nel corso di una trasmissione Stasera Italia su Rete 4 quella del premier Giorgia Meloni, per chiarire la posizione dell’Esecutivo sul caso dopo una giornata di confronto e anche di tensioni al Senato durante il dibattito segui’to alla informativa del ministro della Giustizia Carlo Nordio.

Il presidente del Consiglio dei ministri dice la sua dopo la bufera che ha coinvolto due parlamentari a lei molto vicini, il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro e il vicepresidente del Copasir Giovanni Donzelli, sottolineando che “il Governo non ha fatto altro che il suo lavoro in questa vicenda, facendo molta attenzione a non alzare i toni. Mi sono permessa di telefonare, ed e’ una cosa che usualmente non faccio, perche’ in questi giorni ho visto molti toni che buttavano in politica una questione che secondo me in questo momento e’ una questione che ci riguarda tutti”.

“Lo Stato rimane fermo, perche’ io credo debba rimanere fermo di fronte alla minacce dei terroristi come a quelle dei mafiosi. Dobbiamo mettere le cose nella loro giusta dimensione capire chi crea il problema e chi non crea il problema. Perche’ il problema qui non lo ha mica creato il Governo”, esplicita Meloni. Poi il premier replica netta a chi domanda se e’ il Governo a eccitare la piazza: “Io, francamente, rimango un po’ di stucco. Vorrei sapere esattamente come il Governo eccita la piazza, atteso che il Governo, poiche’ non gli compete decidere, non ha fatto niente. C’e’ gente che sfida il Governo e la domanda e’ che eccita la piazza? Rimango un po’ allibita”.

Di fronte a “una situazione che si surriscaldava, noi abbiamo semplicemente espresso solidarieta’ e attivato quello che si doveva attivare. Abbiamo fatto il nostro lavoro. Dopodiche’ e’ montato questo caso, non per volonta’ nostra. Si e’ attivato questo dibattito, ma non lo ha avviato il Governo. Il ministro Nordio ha risposto nel merito. Noi abbiamo portato la vicenda in Cdm per capire quali fossero le condizioni di salute e chiede ai ministri competenti quale fosse la condizione di sicurezza a livello nazionale e internazionale. Questo e’ il lavoro che ha fatto il Governo”.

“Quindi consiglio prudenza, se posso permettermi – conclude prima di riagganciare la cornetta – perche’ poi ho letto titoli di giornale ‘Meloni vuol far morire in carcere Cospito’ e leggo dichiarazioni di anarchici che dicono ‘colpiremo con armi rivoluzionarie’. Consiglio responsabilita’”.

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