mercoledì 24 Aprile 2024
11.9 C
Catania

Micciché, “rinuncio al Senato, rimango al fianco di Schifani”

correlati

"non dico che la Sanità è stata gestita male, ma ci sono molte cose da fare"

“Non è più il tempo dei posti al sole per i settantenni è ora di fare largo alla classe dirigente di domani”. Con queste parole, il maggiorente di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Micciché, annuncia la sua intenzione di rinunciare al Senato e di rimanere all’Ars al fianco di Renato Schifani, in caso di elezione alla presidenza della Regione.

“Scelgo la Sicilia, resterò a Palermo” dice, “non ho nessuna intenzione di andare via. Sono stato tra coloro che hanno bloccato il bis di Musumeci, adesso Schifani è il candidato di Forza Italia. Non potrei non stargli accanto”.

Gianfranco Miccichè intervistato da alcuni quotidiani ha detto anche: “Io non dico che la Sanità è stata gestita male ma ci sono molte cose da fare – ha detto al Giornale di Sicilia – E penso che Forza Italia avrà il diritto di chiedere di guidare la Sanità perchè saremo il primo partito”. Per Miccichè anche la gestione politica del turismo deve cambiare.

“Non possiamo ancora immaginare – ha detto a Repubblica Palermo – che la Sicilia spenda soldi in pubblicità per fare vedere sole e mare. Lo sappiamo. Non sappiamo che c’è il Cretto di Burri. Qui – anche recentemente – i presidenti della Regione non sapevano nemmeno della sua esistenza. Non c’è strada per arrivarci, c’è una trazzera. Altrove avrebbero due milioni di visitatori l’anno”.

Per Miccichè “la classe dirigente nazionale non ha capito che Draghi andava mantenuto. Non è stata modificata la legge elettorale. Ora c’è questo corto circuito per cui, ad esempio, Forza Italia deve parlare male del Pd con cui governa e bene di FdI che è all’opposizione”.

Tra le altre ragioni che lo hanno spinto a rinunciare al ritorno a Roma, Micciché spiega: “Tra un anno compio 70 anni. Dare spazio ai giovani non è uno slogan, è un obbligo” e infatti in lista dietro di lui, nel caso come annunciato dovesse rinunciare c’è “Daniela Terrullo, una quarantenne appunto”, “poi io resto in politica se mi guadagno i voti. Ma non si possono regalare i posti alla gente alla sesta legislatura”.

Un ringiovanimento che però non riguarderà la Regione Sicilia, visto che il centrodestra avrà un candidato di 72 anni… “Forse la Sicilia non era ancora pronta per un quarantenne, spero che possa venire fuori in questa legislatura. Ce ne sono moltissime, una per partito” conclude.

Latest Posts

Ultim'ora