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Precari Covid: Miccichè, “atteggiamento fariseo di alcuni deputati”

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"Se invece di accettare l'elemosina di 200 milioni di euro sugli otto miliardi che spettavano alla Sicilia, si fosse fatta una vera trattativa, adesso ci sarebbero i fondi per risolvere la questione".

“Questo atteggiamento fariseo di alcuni deputati nella questione dei precari covid non è certamente la posizione di Forza Italia. Se invece di accettare l’elemosina di 200 milioni di euro sugli otto miliardi che spettavano alla Sicilia, si fosse fatta una vera trattativa, adesso ci sarebbero i fondi per risolvere la questione. A questo punto trovi il governo la soluzione”. A scriverlo il coordinatore regionale di Forza Italia, Gianfranco Miccichè.

In risposta alla questione dei precari Covid che “rischia di compromettere la tenuta della maggioranza” di governo in Sicilia. Nero su bianco, lo afferma il gruppo parlamentare di Forza Italia scagliandosi contro la risoluzione con cui Fratelli d’Italia chiede la proroga dei contratti del personale assunto durante la pandemia. “Mentre l’ex dirigente del Dipartimento regionale per la Pianificazione strategica dell’assessorato per la Salute, in una nota scritta prima di lasciare l’incarico, prevede un buco da circa 400 milioni di euro nel 2023 per la gestione dell’emergenza Covid da parte del precedente governo regionale – si legge in una nota – riteniamo sia inopportuno continuare ad alimentare le speranze del personale precario promettendo proroghe e stabilizzazioni anche di amministrativi e tecnici”.

“Se c’e’ un buco di questa portata, di cui si e’ ampiamente parlato anche in un’audizione in commissione Salute, la settimana scorsa – prosegue la nota – come si puo’ immaginare di poter ulteriormente aggravare la situazione finanziaria quando negli ospedali continuano ad esserci lunghe liste d’attesa e gente che non riesce ad avere accesso alle cure?” “Quello di Fratelli d’Italia e’ un atto d’indirizzo di segno opposto alla posizione di responsabilita’ gia’ assunta dal governo regionale – sottolineano i deputati di Forza Italia all’Ars – che rischia di compromettere la tenuta della maggioranza”.

“Rivolgiamo ai colleghi di Fratelli d’Italia l’invito al dialogo con il presidente della Regione e a rivedere la posizione assunta con la risoluzione, depositata in commissione Salute senza alcuna condivisione quasi a significare uno spartiacque con il governo regionale e con le altre forze politiche che lo sostengono. Non e’ facendo demagogia che si diventa piu’ bravi. Anche perche’, continuando di questo passo, si rischia di riportare la situazione finanziaria dell’assessorato alla Salute agli anni dei piani di rientro, chiudendo cosi’ definitivamente le porte ai tanti giovani medici, infermieri e operatori sociosanitari che attendono i concorsi”.

“Fratelli d’Italia con coerenza riteneva e ritiene che i tanti lavoratori precari assunti in piena pandemia, permettendo al sistema sanitario di reggere nonostante i tanti vuoti in organico, meritino una possibile stabilizzazione, così come gli altri precari su cui ci siamo spesi e continueremo a lavorare. Abbiamo seguito questa nostra linea politica sia a Palermo che a Roma, dove i nostri parlamentari sono riusciti ad approvare una norma che gli dia prospettiva”. Così il gruppo all’Ars di Fratelli d’Italia. “Quello che ci dispiace è che la presentazione di una risoluzione in coerenza con le nostre battaglie di partito, rischia di compromettere la tenuta della maggioranza come sostenuto dai deputati di Forza Italia – aggiungono – se così fosse rappresenterebbe questo un tema politico serio di cui discutere.

“La scorsa settimana abbiamo presentato una risoluzione che aiuti il governo regionale a risolvere un tema a noi caro, anche alla luce dei rassicuranti chiarimenti dei funzionari sullo smentito buco in sanità. Siamo ovviamente disponibili ad integrarla e modificarla in un confronto in Commissione con le altre forze politiche in presenza dell’assessore alla Salute”.

La Democrazia Cristiana, attraverso tutti i suoi deputati all’Ars, sostiene i lavoratori, cosiddetti precari Covid: “Questi lavoratori, assunti nei diversi ruoli del SSN, hanno continuato a prestare servizio, andando a colmare di fatto i diversi vuoti di organico delle Aziende e degli Enti del Servizio Sanitario Regionale. Ecco perché – dichiara il capogruppo della Dc all’Ars, Carmelo Pace – per rafforzare strutturalmente i servizi sanitari regionali, anche per il recupero delle liste d’attesa e di consentire la valorizzazione della professionalità acquisita, occorre prorogare tutto il personale”.

“Riteniamo necessaria e non più prorogabile – continua Pace – una ricognizione interna a tutte le Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Regionale e chiediamo al governo regionale di provvedere, qualora le piante organiche siano piene, con la formazione di graduatorie, elaborate sia attraverso procedure concorsuali che tenendo conto di tutti i precari già presenti nel mondo della sanità, dalle quali potranno essere attinte le necessarie unità lavorative”.

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