Precari Covid: è caos all’Ars, proroga fino al 31 marzo delle Uca
E’ caos all’Ars dove il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, ha sospeso i lavori parlamentari e ha riunito la capigruppo. Mentre era in corso il dibattito sul destino di 3.200 precari Covid ai quali oggi scade il contratto, alcuni deputati hanno appreso dai messaggi ricevuti nei propri smartphone di una circolare che aveva appena inviato alle aziende sanitarie e ospedaliere l’assessore regionale alla Sanità, Giovanna Volo, con la quale indicava la proroga fino al 31 marzo dei contratti del personale dell’Uca (unità di continuità assistenziale) e invitava le aziende sanitarie a procedere a una ricognizione interna del proprio fabbisogno per gli amministrativi.
Nella circolare vengono confermate, per il personale sanitario e socio-sanitario, le indicazioni relative alla prosecuzione dei contratti, già fornite alla fine del dicembre scorso. La nota, a firma dell’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, e del dirigente generale del dipartimento Pianificazione strategica, Salvatore Requirez, prende spunto dalla conversione in legge del decreto-legge 198/2022, meglio noto come Milleproroghe, in vigore da oggi.
Nel dettaglio, il Milleproroghe prevede l’estensione fino al 31 dicembre 2024 del periodo entro il quale si possono maturare i requisiti utili (18 mesi) alla stabilizzazione del personale che ha prestato servizio durante la pandemia, nonché l’ampliamento della platea dei destinatari dei processi di stabilizzazione, ricomprendendo, oltre al personale sanitario e socio-sanitario, quello del ruolo amministrativo. Ovviamente in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni di personale e nel rispetto delle disponibilità finanziarie di ogni azienda.
Da qui l’invito alle aziende sanitarie a “procedere a una celere ricognizione finalizzata a individuare i profili esistenti nelle rispettive dotazioni organiche, ancora non ricoperti, e a verificare quanto personale – reclutato durante l’emergenza Covid – sia in possesso dei requisiti di legge”. E anche a una “puntuale ricognizione delle procedure concorsuali in essere”. Indicazioni diverse, invece, per l’utilizzo del personale Uca (Unità di continuità assistenziale), già prorogato fino al 28 febbraio, il cui rapporto di lavoro viene esteso di un altro mese, fino al 31 marzo prossimo, così da garantire l’offerta assistenziale territoriale.
Le opposizioni hanno criticato l’assessore Giovanna Volo che ieri aveva fatto riferimento a “un atto di indirizzo politico dell’Assemblea siciliana” sul caso precari Covid. In molti hanno ringraziato invece l’assessore Marco Falcone per avere accettato di partecipare al dibattito in aula. “Noi siamo disponibili a confrontarci per trovare una soluzione per questi lavoratori, ricordo a tutti che i precari in Sicilia sono 21 mila”, ha detto la deputata Roberta Schillaci (M5s).
Per Antonello Cracolici (Pd) “il governo sta dando prova di assoluta inaffidabilità e l’assessore Volo è solo un tredicesimo della giunta”. “Qui c’è l’assenza di una azione politico-amministrativa – ha proseguito – Il governo sta dicendo che non ci sarà continuità lavorativa e che questi lavoratori potranno partecipare alla stabilizzazione quando sarà possibile”.
“Non bisogna speculare sulla disperazione di persone che hanno fronteggiato l’emergenza e vedono sfumare la possibilità di fare parte dell’amministrazione: è un gioco meschino, che non porta da alcuna parte – ha affermato il capogruppo di FdI, Giorgio Assenza – Il 31 dicembre scorso è cessato lo stato di emergenza, abbiamo fatto una proroga per due mesi, fino al 28 febbraio, trovando i fondi nelle more che il Parlamento nazionale trovasse la strada per la stabilizzazione. Oggi c’è Milleproroghe, non è vero che se oggi i precari decadono non potranno essere stabilizzati. Loro conservano il diritto alla stabilizzazione. Molte Asp hanno la possibilità di finanziarie la prosecuzione dei rapporti in essere nel quadro della norma nazionale. Diamo un segnale politico affinché i commissari procedano”.