Europee 2024: Cuffaro, “adesso lista di Liberi e Forti”
“La Democrazia Cristiana è stata, da sempre, dentro al Partito popolare europeo, fin dalla costituzione del primo Parlamento europeo eletto a suffragio universale nel 1979”.
Lo dice il segretario nazionale della Dc, Totò Cuffaro. “Un tempo, con i suoi parlamentari, è stata l’architrave politica e numerica del Ppe. Era la Dc di De Gasperi, di Andreotti, di Moro, di De Mita. Da allora – continua – la presenza dei parlamentari europei della Democrazia cristiana è andata diminuendo. Quando con la caduta del muro di Berlino l’idea Sturziana vinceva in Europa, in Italia, dove era nata col Ppi/Dc, entrava in crisi- Ma dal 1994 nel gruppo del Ppe si iscrissero i deputati di FI, incrementando notevolmente la presenza italiana”.
“Oggi – prosegue Cuffaro – il gruppo del Ppe è composto da 177 componenti e la presenza dei parlamentari italiani è di 12 deputati su 76 totali che ne elegge l’Italia. La Dc di oggi non vale certamente la storica Democrazia cristiana, né per consenso elettorale né per grandi leader, ma si auspica e spera che il numero dei parlamentari che saranno eletti possa incrementare la presenza italiana dentro al gruppo del Ppe a Strasburgo”.
Cuffaro poi prosegue: “Penso di intuire chi dentro Forza Italia non ci voglia per portare un contributo, magari piccolo ma leale, con la nostra storia. Qualche giornale, oggi, scrive che il motivo è la mia presenza”.
L’ex governatore sottolinea poi che secondo una sua “valutazione” a non volere la Dc “è parte della dirigenza di FI siciliana, che sa bene – aggiunge – chi sono stato e chi sono. Ne prendo atto con umiltà e amarezza e, anche se mi viene difficile capire, ne rispetto le decisioni – afferma ancora Cuffaro -. La Dc parteciperà alle elezioni europee nel rispetto della sua storia costituente del popolarismo sturziano e lavorerà per fare una lista di Liberi e Forti con tutti i partiti e i movimenti che politicamente pensano al Ppe”.
E infine: “Mi impegnerò con tutte le mie forze e la mia passione per far crescere la Dc in tutte le regioni d’Italia. Magari, senza presunzione ma con convinzione, possiamo contribuire a incrementare numericamente il gruppo del Ppe al Parlamento europeo. Ci sono delle battaglie per affermare le proprie idee che nella vita politica vanno fatte, perché un giorno la storia si ricorderà che le abbiamo sostenute e ce le riconoscerà”.