Regionali 2022: Miccichè, “a Musumeci deve volerlo tutta la coalizione”
“Il valore della coalizione del Centrodestra supera il candidato preteso da un partito. Se il candidato deve essere Musumeci, va bene Musumeci. Non c’è una preclusione sulla sua persona, ma il suo nome deve volerlo tutta la coalizione”. Così il coordinatore di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Micciché, nel corso del suo intervento a sostegno della candidatura di Francesco Cascio a sindaco di Palermo, in merito alle future elezioni regionali e al dibattito interno al Centrodestra.
“Musumeci non ha governato come noi avremmo voluto. Ma se deve essere Musumeci, che sia Musumeci. Lo deciderà la coalizione – ha aggiunto Miccichè – cinque anni fa la sua candidatura fu comunicata a settembre, ma adesso perché dovremmo già dire che è lui il candidato? Io non so se sarà lui e non so chi possa essere un altro nome, Forza Italia in Sicilia da primo partito ha lavorato con serenità e generosità. Dal 1994 mai abbiamo preteso di avere il presidente della Regione, pur essendo il primo partito”.
“Ogni tanto lo abbiamo chiesto – ha concluso – poi abbiamo capito che per il bene della coalizione servisse fare un passo indietro”. “Capisco che Giorgia Meloni non possa accettare quello che dice Miccichè, ma quello che dice Berlusconi sì: dobbiamo lavorare per favorire questo incontro”.
“Alle altre forze di centrodestra dico che non rinunceremo alla candidatura di Francesco Cascio, che però è assolutamente aperta. Vogliamo il centrodestra unito per il bene di Palermo. Non voglio neanche immaginare che se vinciamo dobbiamo avere all’opposizione in consiglio comunale Fratelli d’Italia”. “Dobbiamo continuare a dialogare – ha aggiunto Miccichè riferendosi a FdI – Vogliamo il centrodestra unito per il bene della città che ha bisogno di una guida con capacità di governo. La città ha bisogno di tutto il centrodestra unito, dobbiamo essere uniti e siamo pronti ad accogliere gli altri partiti”.
“La rottura con Fratelli d’Italia – ha ricordato Miccichè – nasce durante le elezioni del Quirinale ma non la possiamo subire noi a Palermo. Siamo pronti a riunirci. A La Russa rispondo che non potevamo più aspettare a presentare Ciccio Cascio, ma questo non significa che vogliamo dividerci. Fate una scelta per il futuro”. Infine, messaggi sia a Roberto Lagalla, candidato sindaco per l’Udc, che a Totò Lentini, candidato autonomista “Sono amico di Lagalla – ha detto Miccichè – al quale ripeto non ho offerto nulla, abbiamo parlato di politica. Facciamo politica seria, i cittadini chiedono un centrodestra unito e forte. A Lentini lancio un appello, anche con Totò siamo amici da sempre, la politica si fa tutti assieme per il bene della città, stiamo uniti oggi per stare insieme domani perché con l’unità non si è perso mai”.