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Regione: in Sicilia nascono ‘Forza Italia 1’ e ‘Forza Italia 2’

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Galvagno: "Non possono coesistere due gruppi parlamentari aventi la medesima denominazione"

All’interno dell’Assemblea regionale siciliana “non possono coesistere due gruppi con la stessa denominazione”, quindi la spaccatura interna a Forza Italia ha portato alla temporanea denominazione di due gruppi forzisti: ‘Forza Italia 1′, presieduto da Stefano Pellegrino’ e ‘Forza Italia 2’, guidato da Gianfranco Miccichè.

L’indicazione è arrivata dal presidente di Sala d’Ercole, Gaetano Galvagno, alla ripresa dei lavori di Sala d’Ercole che ora si appresta a eleggere i suoi due vice presidenti. Galvagno ha poi fatto chiarezza sulla composizione dei due gruppi: quello guidato da Pellegrino vede all’interno il governatore Renato Schifani, l’assessore alle Attività produttive Edy Tamajo, l’assessore all’Economia Marco Falcone e i deputati Riccardo Gallo Afflitto, Margherita La Rocca Ruvolo, Gaspare Vitrano, Luisa Lantieri e Riccardo Gennuso.

Quattro i componenti del gruppo di Miccichè: oltre all’ex presidente dell’Ars, i deputati Nicola D’Agostino, Tommaso Calderone e Michele Mancuso. Galvagno ha comunque invitato i due gruppi parlamentari “a fare definitivamente chiarezza sulla denominazione con la massima tempestività”.

Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Galvagno, ha spiegato: “Non possono coesistere due gruppi parlamentari aventi la medesima denominazione”. Forza Italia 1″, vicino all’area Schifani, presieduto da Stefano Pellegrino; e “Forza Italia 2″ presieduto dal commissario azzurro Gianfranco Micciche’, ieri designato capogruppo provvisorio” e che oggi ha diffidato la presidenza dell’Ars ad attribuire il simbolo e il nome all’altra formazione.

“Questa presidenza invita i due gruppi parlamentari – e’ la sollecitazione di Galvagno – a fare definitivamente chiarezza con la massima tempestivita’”, sottolineando che entrambe le parti hanno diritto a utilizzare la contesa denominazione. La questione “potra’ trovare soluzione con rapporti bonari tra le parti, ovvero nelle appropriate sedi e comunque al di fuori delle competenze spettanti a questa presidenza”.

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