Adolfo Urso, “abbiamo incentivi auto a famiglie a basso reddito”
“Abbiamo predisposto un nuovo piano incentivi, sostenibile sul piano ambientale, sociale e produttivo, con quasi un miliardo di euro nel 2024”. Così il Miinistro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso in un’intervista a Il Messaggero.
“Abbiamo tre obiettivi: la rottamazione delle auto più inquinanti, le euro 0,1,2,3, con risorse destinate alle famiglie a reddito basso, prevalentemente orientate su modelli realizzati negli stabilimenti italiani, per aumentare la produzione nazionale. Per la tenuta della filiera nazionale è necessario che vengano pro- dotte in Italia almeno un milione di autovetture, è questo l’obiettivo che ci siamo posti. Puntiamo a realizzare in Italia produzioni tecnologicamente avanzate e sostenibili: tra legge di bilancio e revisione del Pnrr possiamo contare su una dotazione di 3,5 miliardi per i contratti di sviluppo”, ha spiegato.
“Nel prossimo anno inoltre realizzeremo tre leggi quadro sull’industria del futuro: la prima sulle tecnologie di frontiera (intelligenza artificiale, metaverso, meccanica quantistica), la seconda sulla Space economy per fare dell’Italia un grande attore nelle politiche spaziali che a livello globale sono tornate a porsi obiettivi sfidanti come il ritorno sulla Luna e l’esplorazione di Marte; la terza sulla Blue economy, per riaffermare il nostro primato nelle risorse marine, anche subacquee”.
E sull’Ilva? “Siamo determinati a fare di Taranto il più grande polo europeo anche nella siderurgia green. Siamo al lavoro anche in questi giorni per definire la prospettiva del rilancio, noi non molliamo. Il nostro piano siderurgico nazionale prevede quattro poli, con Taranto al centro, assieme al Polo di Terni, il cui accordo di programma sarà siglato in gennaio, quello di Piombino, per il quale siamo impegnati a far coesistere gli investimenti di Jsw con quelli di Metinvest, la principale azienda ucraina, e le acciaierie del Nord, le più avanzate sul piano ambientale. Negli scorsi mesi ho inaugurato due impianti modello: a Brescia e a Sondrio. È tornata l’Italia del fare”, ha aggiunto.