Centrodestra: “chi prende un voto in più indicherà il premier”
“Chi prende un voto in più fra i partiti del centrodestra indicherà il premier, piaccia o non piaccia a quelli che hanno preso un voto in meno. È l’istantanea scattata dai leader al termine di un vertice che non ha dato risposta a nessuna delle questioni che pesano e minacciano il futuro di famiglie e imprese. I sondaggi assegnano a Giorgia Meloni i consensi maggiori, quindi sappiamo che in caso di vittoria sarà lei, o chi da lei designato, il prossimo presidente del Consiglio”.
Lo dichiara il deputato di Azione Osvaldo Napoli. “Si sono riuniti – prosegue- per decidere chi comanda e come dividersi i collegi. Questo è il centrodestra in Italia: una macchina per conquistare il potere. Per governare e dare risposta alle gravi emergenze del Paese, all’inflazione, al caro bollette, alla disoccupazione, alla guerra della Russia non hanno trovato tempo: sono questioni che possono attendere. Insomma, il centrodestra va combattuto e sconfitto non per paura del fascismo, al contrario: per lo “sfascismo” che porterebbe nella già situazione drammatica dell’Italia”.
Adesso, intanto c’e’ da sciogliere il nodo relativo alla distribuzione dei collegi: tema su cui, a quanto si apprende, si sarebbe registrata qualche tensione. Ma intanto per quanto riguarda la ripartizione dei candidati nei 221 collegi in cui il centrodestra correra’ unito, lo schema sara’ il seguente: 98 a FdI, 70 a Lega, 42 a FI-Udc e 11 a Noi con l’Italia e Coraggio Italia. “Abbiamo accettato che i candidati nei collegi fossero ripartiti secondo medie dei sondaggi proposte da Lega e FI, in cui FdI era sottostimata al 20%”, spiega Ignazio La Russa. “Giorgia si e’ mostrata molto accomondante e generosa, perche’ ha acconsentito alla ‘presa in carico’ della quota minima di 11 collegi destinati ai centristi”.