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Termovalorizzatori: Schifani commissario in Sicilia

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Lo prevede l'ultimo emendamento presentato dai relatori al dl Energia bis

Al presidente della Regione siciliana il ruolo di Commissario straordinario – per un periodo di due anni, non prorogabile oltre il 31 dicembre 2027 – al fine di favorire il completamento di una rete impiantistica integrata che consenta, nell’ambito di una adeguata pianificazione regionale del sistema di gestione dei rifiuti, il recupero energetico, la riduzione dei movimenti dei rifiuti, con la previsione anche di termovalorizzatori.

Lo prevede l’ultimo emendamento presentato dai relatori al dl Energia bis, in esame nelle commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera. Il Commissario straordinario – nominato con apposito dpcm – dovrà adottare previo svolgimento della valutazione ambientale strategica, il Piano regionale di gestione dei rifiuti finalizzato a realizzare la chiusura del ciclo dei rifiuti nella Regione, “includendovi a tal fine, valutato il reale fabbisogno, la realizzazione e la localizzazione di nuovi impianti di termovalorizzazione di rifiuti il cui processo di combustione garantisca un elevato livello di recupero energetico”.

Dovrà inoltre approvare i progetti di nuovi impianti pubblici per la gestione dei rifiuti, ivi compresi gli impianti per il recupero energetico fatte salve le competenze statali. Inoltre, assicurare la realizzazione degli impianti in questione mediante procedura ad evidenza pubblica nel rispetto della normativa vigente. Il Piano regionale di gestione dei rifiuti adottato con ordinanza del Commissario straordinario, avrà immediata efficacia vincolante sulla pianificazione d’ambito e ne costituisce variante.

Con l’emendamento proposto dai relatori al dl Energia bis “Schifani e il centrodestra puntano alla realizzazione degli inceneritori con l’obiettivo di eludere le procedure ambientali. Con la scusa dell’ordinanza contigibile e urgente, infatti, rischia di saltare ogni procedura paesaggistica e di valutazione di impatto ambientale afferente sia gli inceneritori sia le procedure per il piano rifiuti”.

Lo dice il segretario del Pd Sicilia e deputato dem a margine dei lavori delle commissioni congiunte Ambiente e Attività produttive della Camera, Anthony Barbagallo. “È evidente che – aggiunge – per risolvere il problema dei rifiuti in Sicilia servirebbero centinaia di impianti per lo smaltimento ma negli ultimi 6 anni dal centrodestra al governo ne sono stati finanziati meno di dieci”.

2Servono ambiti territoriali efficienti e funzionali in linea con la richiesta della corte dei conti siciliana; e serve una natura giuridica pubblica delle società di regolamentazione pubbliche che invece, ancora oggi, – nonostante le tante riforme annunciate da Musumeci e Schifani e mai portare in aula all’ARS – è privata. Ed è soprattutto necessario spezzare l’oligopolio che alcune imprese, nel silenzio del centrodestra, continuano ancora oggi ad esercitare in questo settore in Sicilia con la benedizione della criminalità organizzata. Su questi temi non intendiamo , conclude , arretrare di un millimetro e daremo battaglia alla Camera”.

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